L’evento speciale del Festival è Come la vita…, una mostra dedicata all'opera di José Muñoz: il percorso espositivo ricrea la singolare esperienza artistica dell’autore argentino, quasi quarant’anni di attività di ricerca nel campo del fumetto d’autore. In mostra circa duecento tavole tratte sia dalle graphic novel con Carlos Sampayo e con il romanziere nordamericano Jerome Charyn, sia disegni a china e illustrazioni a colore realizzati negli anni.
José Muñoz (Buenos Aires, 1942) è uno dei maestri del fumetto argentino e tra i più grandi autori del fumetto contemporaneo. Inizia la sua attività di disegnatore come assistente di Solano Lopez, il disegnatore de L’Eternauta.
Nel 1972 lascia l’Argentina alla volta dell’Europa, in Spagna conosce Carlos Sampayo, con il quale instaura un rapporto di collaborazione e amicizia molto proficuo. Sulla scia dei romanzi hard-boiled di Sam Spade e Philip Marlowe, insieme creano la serie e il personaggio di Alack Sinner, un investigatore privato cinico e disincantato. Dietro a Muñoz c’è la ricchissima cultura argentina, ci sono scrittori come Borges, Arlt, Cortazar ma anche i grandi maestri del fumetto come Breccia e Oesterheld.
Il disegno di Muñoz, il suo bianco e nero netto, la sua sovrabbondanza di segni, le deformazioni espressioniste, che raffigurano un mondo deformato dalla quotidianità, negli anni Settanta hanno influenzato molti disegnatori tra cui Lorenzo Mattotti e Igort: attraverso le storie di Alack Sinner infatti è cresciuto il fumetto contemporaneo. All’inizio la facciata hard-boiled serviva a rivelare un mondo di passioni intense e disperate, a costruire messaggi di critica sociale; Alack Sinner riproponeva il mito americano, mentre, parallelamente, ne denunciava il moralismo ipocrita e il delirio di potere. Successivamente il detective muta, fisicamente e interiormente. Cambia lavoro, invecchia, dimostrando attraverso la sua umanità come anche un fumetto di genere possa raccontare storie di grande complessità, mettendosi alla pari della grande letteratura. Dal sodalizio tra Muñoz e Sampayo seguono numerose pubblicazioni tradotte in tutto il mondo, come Nel bar e Sudor Sudaca oltre alle opere dedicate alle loro passioni musicali Billie Holiday (1993) e Carlos Gardel (2010). Dal 2001 José Muñoz vive in Francia, dove ha ricevuto il «Grand Prix de la Ville d'Angoulême» nel 2007.
Completa la mostra il catalogo Come la vita…a cura di Hamelin (Edizioni Nuages, 2011), con interventi di Daniele Barbieri, Matteo Stefanelli, Federico Reggiani, Daniele Brolli e intervista a cura di Edo Chieregato e Emilio Varrà. Fra le immagini in catalogo alcune storie edite per la prima volta in Italia.
Muñoz partecipa a numerosi incontri all’interno del Festival, tra questi: Scrivere a fumetti, con Matteo Casali, Luca Raffaelli, Nicola Peruzzi (6 marzo, ore 14.15, Biblioteca Sala Borsa-Auditorium).