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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 43 min 37 sec fa

Inaugurazione del Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi"

Lun, 10/02/2017 - 12:36

Venerdì 6 ottobre alle h 17 riapre a Villa Spada il Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi", dopo un intervento di riordino del percorso espositivo.
L'Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d'Arte Antica restituisce alla fruizione pubblica il ricchissimo patrimonio di manufatti tessili donato al Comune di Bologna dalla famiglia Zironi.

L'allestimento rispetta quello realizzato dal fondatore anche se per l'occasione il museo è stato oggetto di vari adeguamenti, tra cui il cambiamento dell'assetto espositivo di alcune sale.

Corpo di Stato

Lun, 10/02/2017 - 12:23

Il delitto Moro: una generazione divisa

A quarant’anni dalla morte di Aldo Moro, Marco Baliani sceglie Casalecchio per riprendere un lavoro nato nel 1998 su commissione della televisione pubblica. La strada scelta allora per raccontare l’episodio più drammatico e decisivo per l’Italia dopo la fine della guerra, fu quello dell’autobiografia, di come un’intera generazione avesse vissuto quel momento. Era difficile raccontare i morti di via Fani, i volantini, le immagini di Moro prigioniero, le dichiarazioni dei politici, gli appelli dei familiari, le prese di posizione dei sindacati e della società civile, le indagini, i sospetti, i covi, le lettere di Moro, tutto quello che era stato detto nei quattro processi e le ricostruzioni storiche. Quelli furono solo punti di partenza per arrivare all’emozione suscitata da quel corpo sacrificato, più forte di ogni altra parola, da quell’immagine così impressa nella mente da non poterla neppure mostrare. Lo spettacolo, fu una sorta di atto di giustizia che, a distanza di vent’anni viene riproposto all’aperto, per rinnovare in una sorta di rito laico la memoria collettiva di un momento che ha cambiato profondamente l’Italia.

di e con Marco Baliani
Iniziativa nell’ambito di Politicamente Scorretto

Evento gratuito

Kafka sulla spiaggia

Lun, 10/02/2017 - 12:18

liberamente tratto dall’opera di Murakami Haruki

Kafka Sulla Spiaggia è la trasposizione danzata dell’omonima opera di Haruki Murakami, un geniale romanzo in cui si sviluppano due storie parallele, legate in maniera complessa da eventi fantastici e misteriose coincidenze. L’intento dei coreografi Marisa Ragazzo e Omid Ighani è quello di mostrare al pubblico un “libro danzato”, in una contaminazione di stili come l’hip hop, la danza contemporanea, il jazz rock e il breaking in una sperimentazione della danza urbana mescolata al concetto del teatro come spazio fisico, decisamente estraneo alla street culture. E’ in questa zona di confine, che i coreografi danno vita ad un percorso innovativo di urban theatre. 

Lo spettacolo è  adatto a qualsiasi tipo di pubblico.

Dacru Dance Company.
Sebbene costituitosi in Associazione Culturale solo nel 2013, il progetto DaCru nasce nel 1996 dall’unione artistica di due danzatori e coreografi tra i più rappresentativi del panorama della danza urbana italiana, Marisa Ragazzo e Omid Ighani. E’ la prima formazione italiana a danzare negli spazi performativi black delle capitali europee in tournée nel ’98 e nel ’99. Da qui inizia la spinta verso la sperimentazione della danza urbana mescolata al concetto del teatro come spazio fisico, decisamente estraneo alla street culture. In questa zona di confine, i coreografi danno vita ad un percorso innovativo di urban theater, spaziando ovunque possa giungere la contaminazione dell’hip hop, fondendone il gesto tecnico con quello dell’house, della danza contemporanea, del jazz rock e del breaking più innovativo. La compagnia debutta nel 1998 e prosegue negli anni successivi danzando su palcoscenici importanti. Nel 2008 la danza urbana dei DaCru approda sul palco del Malibran-Fenice di Venezia, con il debutto di “Le Roi”, tributo alla lucente e breve vita di J.M.Basquiat, con la collaborazione live del dj californiano Omid Walizadeh, e da lì prosegue incessantemente sul territorio nazionale ed internazionale per importanti teatri, circuiti, piattaforme e festival. DaCru Dance Company affianca all’attività di produzione e distribuzione degli spettacoli anche un’intensa attività finalizzata alla formazione di danzatori professionisti urban e hip hop e alla divulgazione della cultura delle danze metropolitane.

liberamente tratto dall’opera di Murakami Haruki
concept e regia Marisa Ragazzo
coreografie Marisa Ragazzo e Omid Ighani
interpreti Omid Ighani, Caludia Taloni, Serena Stefani, Samar Khorwash, Jenny Mattaioli, Afshin
Varjavandi, Tiziano Vecchi, Paolo Ricotta, Dominique Lesdema e Tiziano Vecchi.
editing musicale Omid Ighani
disegno luci Gianluca Cappelletti
produzione Dacru Dance Company

Capitan Capitone e i parenti della sposa

Lun, 10/02/2017 - 12:14

di e con Daniele Sepe

Nel 2015, sollecitato da un gruppo di cassintegrati Fiat di Pomigliano, Daniele Sepe ha organizzato un memorabile concerto di solidarietà chiamando a raccolta decine di band e artisti napoletani e realizzando otto ore di concerto. Da questa esperienza è nato un sodalizio artistico che ha messo insieme 69 musicisti tra cui lo stesso Sepe, Stefano Bollani, Gnut, Roberto Colella, Dario Sansone, Andrea Tartaglia, Tommaso Primo, Marcello Coleman, Speaker Cenzou, Shaone, Pepp-Oh, Gino Fastidio, Sara Sgueglia, Alessio Sollo, Nelson, RobertinhoBastos, Galera de Rua, Don Pasta. Capitan Capitone e i parenti della sposa è il secondo lavoro del collettivo dall’assetto variabile ma che riesce a fotografare le diverse anime musicali di una città ricca e prosperosa di note come Napoli: il rock, la canzone d’autore, il jazz, il funk, il punk, il reggae, il rap e di tutto di più.

di e con Daniele Sepe
e il Collettivo Fratelli della Costa

Macbettu

Lun, 10/02/2017 - 12:09

di Alessandro Serra

Un Macbeth recitato in sardo e, come nella tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini. L’idea nasce nel corso di un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia. I suoni cupi prodotti da campanacci, le pelli di animali, le corna, il sughero, la potenza dei gesti e della voce, la precisione formale nelle danze e nei canti, le fosche maschere e poi il sangue, il vino rosso, le forze della natura domate dall’uomo ma soprattutto il buio inverno rendono sorprendenti le analogie tra il capolavoro shakespeariano e i tipi e le maschere della Sardegna. E poi c’è la lingua sarda che tutto trasforma in canto.

Spettacolo in sardo sovra-titolato

di Alessandro Serra
tratto dal Macbeth di William Shakespeare
con Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Andrea Carroni, Giovanni Carroni,
Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino.

Classical Ballet Gala

Lun, 10/02/2017 - 12:02

Con Yacobson Ballet di San Pietroburgo

Lo Yacobson Ballet di San Pietroburgo è stato fondato nel 1969 da Leonid Yacobson, uno dei più famosi coreografi del XX secolo, che ha guidato la compagnia fino alla sua morte nel 1976. Nel suo repertorio Yacobson ha unito passato e presente, tradizione e modernità, diventando in breve tempo un importante punto di riferimento nella storia del balletto. Ancora oggi la compagnia continua a mantenere vivo il repertorio, pur sviluppando una direzione più moderna sotto la guida dell’attuale direttore Andrian Fadeev. Il programma del Gala include i frammenti più significativi dei grandi balletti del repertorio classico. Tra questi «Giselle», «Il lago dei cigni», «La morte del cigno» «Lo Schiaccianoci» e «La bella addormentata» su musiche di A. Adam, P. I. Čajkovskij, Camille Saint-Saëns.

diretto da Andrian Fadeev
Produzione Yacobson Ballet di San Pietroburgo

Knock - out

Lun, 10/02/2017 - 11:57

Concerto per Jack London

Melodramma jazz d’amore e pugilato che vede incontrarsi teatro e musica di caratura internazionale quale Fabrizio Bosso alla tromba e Luciano Biondini alla fisarmonica con un narratore del calibro quale Silvio Castiglioni accompagnati dalle suggestioni sonore degli archi dell’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna
Lo sviluppo artistico del progetto è stato affidato a Silvio Castiglioni per la parte testuale e di regia e a Fabrizio Bosso e Luciano Biondini per le musiche. Ne scaturisce un omaggio al padre di Zanna Bianca e del Richiamo della foresta, giornalista, ma anche cercatore d’oro, pescatore di ostriche, vagabondo, attivista sociale e tanto altro, che ebbe un enorme successo grazie ai suoi romanzi.
Lo spettacolo è tratto dal suo racconto The Game (Il gioco o Lo sport del ring, a seconda delle traduzioni), liberamente adattato da Silvio Castiglioni per renderlo congeniale per la scena. Un racconto di pugilato al ritmo del miglior cronista sportivo quale seppe essere, tra le tante altre cose, e insieme una commovente e straziante storia d’amore. Sullo sfondo la colonna sonora duttile e sulfurea della tromba di Bosso e della fisarmonica di Biondini. La voce di Silvio Castiglioni e dall’intenso timbro brunito degli archi dell’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna

tromba Fabrizio Bosso
fisarmonica Luciano Biondini
voce Silvio Castiglioni
e con Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna

Abbonamento Politicamente Scorretto

Talking Heads

Lun, 10/02/2017 - 11:53

di Alan Bennet, con Michela Cescon

Talking heads è il testo che ha portato Alan Bennett alla fama letteraria e televisiva, grazie anche allo splendido adattamento televisivo per la BBC, trasmesso per la prima volta nel 1987. 
Protagoniste di queste piccole commedie nere sono quasi sempre donne, tutte a un punto di svolta, tutte alle prese con quel momento della vita in cui le loro esistenze apparentemente anonime si squarciano per rivelare, con dissacrante ironia, un’altra vita possibile, fuori dall’ombra. Quasi nessuno di questi personaggi è “straordinario” eppure le loro minuscole storie hanno una portata emotiva devastante. Ogni racconto ci dà accesso privilegiato ai più intimi pensieri di ogni donna che rivela, del suo carattere, molto più di quello che viene detto. Un appuntamento al femminile per la giornata dedicata alle donne, occasione di riflessione su vari temi che toccano tutte, dall’amore alla famiglia.

di Alan Bennet
con Michela Cescon
regia Valter Malosti

Talking Head

Lun, 10/02/2017 - 11:53

di Alan Bennet

Talking heads è il testo che ha portato Alan Bennett alla fama letteraria e televisiva, grazie anche allo splendido adattamento televisivo per la BBC, trasmesso per la prima volta nel 1987. Protagoniste di queste piccole commedie nere sono quasi sempre donne, tutte ad un punto di svolta, tutte alle prese con quel momento della vita in cui le loro esistenze apparentemente anonime si squarciano per rivelare, con dissacrante ironia, un’altra vita possibile, fuori dall’ombra. Quasi nessuno di questi personaggi è “straordinario” eppure le loro minuscole storie hanno una portata emotiva devastante. Ogni racconto ci dà accesso privilegiato ai più intimi pensieri di ogni donna che rivela, del suo carattere, molto più di quello che viene detto. Un appuntamento al femminile per la giornata dedicata alle donne, occasione di riflessione su vari temi che toccano tutte, dall’amore alla famiglia.

di Alan Bennet
con Michela Cescon
regia Valter Malosti

La vedova allegra

Lun, 10/02/2017 - 11:41

Musica di Franz Lehár

Un capolavoro di genuina ispirazione dove i protagonisti sono coinvolti in un divertente scambio di coppie, di promesse, sospetti e rivelazioni, che come da tradizione, al termine si risolve nel migliore dei modi.

libretto di Victor Léon e Leo Stein
da un soggetto di Henri Meilhac
musica di Franz Lehár
adattamento e regia Corrado Abbati

Una vita da Arlecchino

Lun, 10/02/2017 - 11:35

di Yannis Hott, con Ferruccio Soleri

Era un giovanotto magro e agile quando nel ’63, due anni dopo la morte di Marcello Moretti, Giorgio Streheler diede la parte di Arlecchino a Ferruccio Soleri che ha portato quella maschera incessantemente, eccetto qualche sporadica parentesi, in tutta la sua lunga carriera: 54 anni di repliche, quasi 3mila rappresentazioni in 40 paesi del mondo e per oltre due milioni di spettatoriAncora oggi, a 87 anni d’età, il ruolo di Arlecchino nel mitico spettacolo del Piccolo è suo: Ferruccio Soleri racconta la sua acrobatica maschera, dominata da fame, astuzia, paura e poesia, sul solco della sua vita privata, svelandoci l’ambiente fiorentino in cui si è formato e gli artisti che sono stati suoi compagni di strada. Un incontro ravvicinato con un grande attore in una sorta di conferenza spettacolo tra proiezioni, autobiografia, aneddoti e ricordi. Un appuntamento in cui Arlecchino finalmente mostra il volto dell’attore.

di Yannis Hott
con Ferruccio Soleri
regia Mario Mattia Giorgetti

Quasi Grazia

Lun, 10/02/2017 - 11:27

di Marcello Fois, con Michela Murgia

Quasi Grazia di Marcello Fois è un testo in tre atti scritto per raccontare la vita di Grazia Deledda, unica donna italiana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la letteratura nel 1926 ma quasi dimenticata dal panorama letterario nazionale. Lo spettacolo racconta tre momenti fondamentali della sua vita: la partenza da Nuoro a 29 anni e l’arrivo a Roma, il viaggio a Stoccolma per ricevere il premio Nobel e la malattia che la porterà alla morte. Uno spettacolo che parla di vita ma anche di letteratura, per arrivare a indagare la questione femminile contemporanea. L’obiettivo è quello di raccontare questa scrittrice fuori dal luogo comune della scrittrice “popolare” che ha vinto il Nobel “quasi per sbaglio” come dice Michela Murgia legata a lei da un’affinità di panorami culturali, linguistici e di impegno nel raccontare la società del proprio tempo e per la prima volta in scena a incarnare i panni della grande scrittrice sarda.

di Marcello Fois
con Michela Murgia nel ruolo di Grazia Deledda
e Lia Careddu, Valentino Mannias, Marco Brinzi
regia Veronica Cruciani

La coscienza del vostro amore

Ven, 09/29/2017 - 16:04

Regia di Nicola Borghesi | Teatro Arcobaleno

Come nascono i bambini? Quanto è importante il problema sessuale nella tua vita? Vorresti essere un Don Giovanni? Hai mai sentito parlare degli invertiti? Queste sono alcune delle domande che Pasolini pone agli Italiani nel suo documentario del 1963, Comizi d’amore, un film di interviste su come si immagina l’amore in un’Italia in trasformazione dopo il boom economico. Oggi queste domande hanno suggerito alla giovane compagnia Kepler-452 un esperimento teatrale: porre gli stessi interrogativi agli abitanti del residence Galaxy di Bologna, dove un’ottantina di famiglie, per lo più sfollate da case occupate, sono compresse, quasi relegate. Una vera e propria indagine sul territorio che porta alla creazione dello spettacolo La coscienza del vostro amore. In scena alcuni abitanti del residence, insieme ad attori professionisti, raccontano le proprie esperienze, il sovraffollamento del Galaxy, la mancanza di intimità, gli amori coltivati in auto, i matrimoni in età infantile e i figli. Un ritratto dell’amore ai tempi dell’esplosione delle nuove povertà e delle maggiori diseguaglianze.

Regia di Nicola Borghesi
Con Guillermo Mariscal, Giulia Maulucci e un gruppo di abitanti del Residence Galaxy

Spettacolo fuori abbonamento

nell’ambito di Teatro Arcobaleno

La Scortecata

Ven, 09/29/2017 - 15:51

Liberamente tratto da lo cunto de li cunti

La scortecata, la decima fiaba della prima giornata de Lo cunto de li cunti overo lo trattenimiento de peccerille di Giambattista Basile, narra la storia di un re che s’innamora dalla voce della più anziana di due sorelle vecchie e brutte. Gabbato dal dito che la vecchia gli mostra dal buco della serratura, la invita a dormire con lui ma quando s’accorse dell’inganno, la fa gettare giù dalla finestra. Una fata che passa di là la trasforma in una bellissima ragazza che va in sposa al re. La sorella minore, invidiosa, si fa tirare via dal corpo tutta la pelle avvizzita per cercare di diventare bella, ma, naturalmente, ci restò secca. In una scena vuota due uomini, a cui sono affidati anche i ruoli femminili come nella tradizione del teatro settecentesco, drammatizzano la fiaba incarnando le due vecchie e il re in un misto di umorismo, un grottesco ancestrale, volgarità e terrore dedicata, nelle intenzioni di Emma Dante, a tutti coloro che, nella vita, sono riusciti ad invecchiare senza diventare adulti.

liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile
testo e regia Emma Dante
con Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola

Abbonamento Politicamente scorretto

Ombre folli

Ven, 09/29/2017 - 15:45

di Franco Scaldati

Dopo il successo di Totò e Vicè e di Assassina, Enzo Vetrano e Stefano Randisi tornano a dare corpo e voce a un testo di Franco Scaldati. Ombre folli è una raccolta di storie in cui i personaggi appartenenti a un’umanità disperata e poetica insieme, sembrano uniti dalla solitudine e da una comune ricerca di salvezza. I protagonisti, nello spettacolo, sono due uomini che si raccontano senza autocensure e svelano le loro vere passioni nascoste dietro un’apparente normalità: il primo ama travestirsi e prostituirsi, il secondo, che dice di amarlo come un figlio, quando scopre questa sua doppia vita lo sequestra per redimerlo. Ombre che vivono segretamente la propria indole, all’oscuro di quella società che non accetterebbe e forse non capirebbe. Scritto nel palermitano crudo e poetico di Scaldati, ogni monologo viene recitato da un personaggio e frase dopo frase tradotto dall’altra ombra, in un gioco di rispecchiamenti che in questo testo diventa particolarmente crudele e struggente. Come sempre, nel mondo di Franco Scaldati, chi parla non è mai solo, anche se parla da solo.

di Franco Scaldati
interpretazione e regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi

Sono Fred dal whisky facile

Ven, 09/29/2017 - 15:39

Capodanno di comunità a Casalecchio di Reno

Un recital che rende omaggio all’arte e alla simpatia di Fred Buscaglione, un artista che ha segnato una svolta importante nella musica leggera dell’Italia di fine anni ’50. A colpi di swing si ripercorrono i momenti più significativi della carriera e della vicenda umana di Buscaglione: la giovinezza a Torino, gli studi al Conservatorio, le prime esibizioni nei piccoli locali della città, l’incontro con l’amico e geniale paroliere Leo Chiosso, e poi la guerra, la prigionia, l’America, la musica jazz e l’incontro con Fatima, la donna della sua vita. Non mancheranno le sue più celebri canzoni da Che bambola a Che notte, Eri piccola così, Teresa non sparare, Guarda che luna, Noi duri, Il dritto di Chicago, ma anche brani divertenti e meno conosciuti come Giorgio del Lago Maggiore dove si parla di “Chianti, risotto e polenta”. Il tutto recitato e raccontato con grande ironia e leggerezza come lo stesso Fred faceva nei suoi concerti, facendo rivivere il personaggio del simpatico gangster rubacuori all’italiana.

Dopo lo spettacolo brindisi di mezzanotte con buffet
Spettacolo fuori abbonamento

con Franz Campi, Barbara Giorgi e la Billy Car Jazz Band
regia Eros Drusiani

La Principessa Sissi

Ven, 09/29/2017 - 15:32

di Corrado Abbati

Dalla collaborazione fra Alessandro Nidi e Corrado Abbati nasce la versione italiana dell’opera teatrale: un musical su melodie romantiche, danze tradizionali, arie “liriche” e temi di ispirazione popolare che richiamano le atmosfere degne della più famosa tradizione viennese.

di Corrado Abbati
musiche Alessandro Nidi
produzione Compagnia Corrado Abbati

I Veryferici

Ven, 09/29/2017 - 15:10

spettacolo vincitore Premio Scenario per Ustica 2017

1. I Veryferici arrivano da fuori. Se non arrivassero da fuori non sarebbero Veryferici.
2. I Veryferici sono donne, Veryferiche. Sono rare, ma trasformano tutto.
3. I Veryferici sono figli del mondo che si chiude. Ma loro sanno forzare le serrature.
4. I Veryferici suonano. A volte canzoni. A volte botte. A volte i citofoni di notte.
5. I Veryferici sono i nipoti di un trickster, di una mondina, di un predone del deserto, di una strega negra.
6. I Veryferici ridono. Scappano. Bruciano. Scopano. Mangiano con le mani. Si drogano. Salvano il mondo. Muoiono giovani.
7. I Veryferici sono supereroi. O supererrori. Dipende da come si svegliano.
8. I Veryferici si lasciano raccontare solo tramite canzoni. Perché la lingua ufficiale gli sta stretta. I Veryferici si lasciano disegnare solo con la bomboletta. Loro fanno alla società quello che i graffiti fanno ai muri: li deturpano, li abbelliscono, li irritano. Il loro destino è venire cancellati.
9. I Veryferici potrebbero salvare il mondo solo se il mondo volesse essere salvato.
10. I Veryferici sono attirati dal centro. La tentazione ad entrare è forte. Il centro li attrae. Come una falena con la luce. Come andrà a finire?

interpreti Lamin Kijera, Moussa Molla Salih, Alexandra Florentina Florea, Natalia De Martin Deppo, Youssef El Gahda, Matteo Miucci, Younes El Bouzari, Gianfilippo Di Bari, Camillo Acanfora
regia coordinata da Camillo Acanfora
drammaturgia coordinata da Natalia De Martin Deppo
visual artist Aurélia Higuet

Repliche

Sabato 2 dicembre 2017 ore 18.00
Domenica 3 dicembre 2017 ore 22.30

Ingresso ridotto per gli abbonati Card Musei metropolitani di Bologna

Da dove guardi il mondo

Ven, 09/29/2017 - 14:53

spettacolo vincitore Premio Scenario infanzia 2017

Danya è una bambina di nove anni che non ha ancora imparato a scrivere. È l’eccezione che non conferma la regola. Lungo il cammino che porta alla scrittura si ferma, perde dei pezzi, o forse le mancano, o forse quelli che ha non sono giusti per lei. Passo dopo passo incontra quattro amici, ognuno portatore di qualità fisiche, caratteriali e comportamentali che li rendono diversi e unici di fronte agli occhi curiosi di Danya. Il primo si distingue per fermezza e precisione, il secondo per determinazione e rigore, il terzo per fantasia e desiderio di scoperta, il quarto per volontà di raccogliere e unire. Danya impara a conoscere i quattro amici. Si diverte a provare a essere come loro nel modo di muoversi, di parlare e di relazionarsi con loro stessi, gli altri e il mondo. Di ognuno di loro conserva un pezzo e, pezzo dopo pezzo, Danya riesce a metterli insieme e a riprendere il cammino per giungere al suo “punto di allegria”. regia, coreografia, interpretazione Valentina Dal Mas

Spettacolo per l’infanzia da 6 a 10  anni di età
GENERAZIONE SCENARIO 2017. 
PRIME RAPPRESENTAZIONI
In collaborazione con Associazione Scenario

Repliche

Sabato 2 dicembre 2017 ore 16.30
Domenica 3 dicembre 2017 ore 21

Fùtbol

Ven, 09/29/2017 - 14:44

Ispirato al libro Futbol – Storie di Calcio di Osvaldo Soriano

Da Caserta all’Argentina, passando per Napoli, il trio italo-argentino composto da Peppe Servillo (voce e anima degli Avion Travel) e dai due maestri del jazz sudamericano Girotto e Mangalavite, raccontano del gioco più amato del mondo, il calcio. Tredici canzoni liberamente ispirate al capolavoro della letteratura argentina Futbol-Storie di calcio di Osvaldo Soriano: romanziere atipico, cinefilo, giornalista sportivo, ma soprattutto un grande uomo impegnato nella lotta per la dignità nel suo paese, censurato e perseguitato dalla dittatura militare. Uno degli scrittori imprescindibili per capire la realtà e la letteratura argentina. Nella sua opera, così come nello spettacolo, il calcio diventa metafora della vita: storie di gioie, delusioni, amori, spirito di squadra e personaggi mitici, da Pelè a Maradona, trovano spazio in un connubio perfetto tra mondo musicale sudamericano e grande cantautorato italiano, dove il tango la fa da padrone ma lascia spazio anche alla milonga, ad altri ritmi del folklore argentino ed uruguaiano incorniciati da sonorità del tutto nuove.

con Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite

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