a seguire Robert + Salo (Forty Winks) djset
La storia degli MxPx cominciò nel 1992, quando tre ragazzi di 15 anni (Mike Herrera, Yuri Ruley e Andy Husted) decisero di formare una band, i Magnifield Plaid, ispirandosi a gruppi come i NOFX, i The Descendents e altre band californiane.
Una speciale serata dedicata al migliore rock quella che vedrà sul palco del Locomotiv i RAIN con l’esecuzione in versione unplugged del nuovo album “Mexican Way” insieme a tanti ospiti. La serata sarà anche l’occasione per presentare il nuovo videoclip dei RAIN “Fallen Angel” e per salutare nel migliore dei modi il manager Marco “Marc Magnus” Verucchi, che dopo anni di onorata carriera al servizio della band ha deciso di intraprendere nuovi percorsi.
A seguire come ogni serata Rocknrolla che si rispetti, il coinvolgente Dj set fino a tarda notte.
Il sesto e ultimo appuntamento della stagione prevede il live delLaboratorio Sociale Afrobeat; durante il concerto si esibirà e il Laboratorio Corpi/Danze Kalakuta. A seguire si balla con il duo Mescla! e Dj Vago
Concerti di musica neerlandese
Nell'ambito della Rassegna Vermeer in musica. Concerti e conferenze settimanali a San Colombano, realizzata da San Colombano | Collezione Tagliavini in occasione della mostra "La ragazza con l’orecchino di perla", si terranno, eccezionalmente nella Basilica di San Petronio solo per i giorni 25 aprile e 10 maggio, due concerti al più antico organo italiano costruito da Lorenzo da Prato nel 1475. Musiche del maggior compositore dei Paesi Bassi: Jan Pieterszoon Sweelinck di Amsterdam. Organista: Liuwe Tamminga.
Concerti di musica neerlandese
Nell'ambito della Rassegna "Vermeer in musica. Concerti e conferenze settimanali a San Colombano", realizzata da San Colombano | Collezione Tagliavini in occasione della mostra "La ragazza con l’orecchino di perla", si terranno, eccezionalmente nella Basilica di San Petronio solo per i giorni 25 aprile e 10 maggio, due concerti al più antico organo italiano costruito da Lorenzo da Prato nel 1475. Musiche del maggior compositore dei Paesi Bassi: Jan Pieterszoon Sweelinck di Amsterdam. Organista: Liuwe Tamminga.
Concerti e conferenze. Musica neerlandese e italiana all'epoca di Jhoannes Vermeer, suonati agli strumenti ritratti dal celebre pittore
In occasione della mostra La ragazza con l’orecchino di perla. Il mito della Golden Age. Da Vermeer a Rembrandt. Capolavori dal Mauritshuis, San Colombano.Collezione Tagliavini dedica un ciclo settimanale di conferenze a tema e concerti di musica neerlandese e italiana all'epoca di Jhoannes Vermeer,suonati agli strumenti ritratti dal celebre pittore (clavicembalo, virginale, muselaar, flauto dolce, liuto, viola da gamba, cetra, chitarra, tromba). Musiche di Jacob van Eyck, Jan Pieterszoon Sweelinck, Constantijn Huygens, Johann Schop, Jan Adamszoon Reinken, Gisbert Steenwick, David Petersen, Anthonie van Noordt, Sybrant van Noordt, Emanuel Adriaenssen, Abraham van den Kerckhoven, Peeter Cornet, Nicolaes Vallet – e di Girolamo Frescobaldi, Tarquinio Merula, Dario Castello, Maurizio Cazzati, Marco Uccellini.
Programma Aprile/Maggio:
Domenica 20 aprile: Concerto
Luigi Mangiocavallo e Ottavia Rausa violini
Liuwe Tamminga clavicembalo e virginale
Musiche di Johann Schop, David Petersen, Jan Pieterszoon Sweelinck.
Domenica 27 aprile: Concerto
Sarie Cottyn (Malines) flauto dolce
Kersten Cottyn (Gand) clavicembalo, virginale e muselaar
Musica fiamminga.
Sabato 3 maggio: Conferenza
Marco Di Pasquale Gli strumenti musicali nei quadri di Johannes Vermeer.
Domenica 4 maggio: Concerto
Peter Van Heyghen (Anversa) flauto dolce e flagioletto
Kris Verhelst (Anversa) clavicembalo e virginale
Musiche di Jan Pieterszoon Sweelinck e Jacob van Eyck.
Domenica 11 maggio: Concerto
Il canto popolare neerlandese nel Secolo d’Oro
Mieke ten Have (Amsterdam) mezzosoprano
Liuwe Tamminga clavicembalo, virginale e muselaar
Domenica 18 maggio: Concerto
Andrea Damiani chitarra e liuto
Liuwe Tamminga clavicembalo, virginale e muselaar
Musiche di Jan Pieterszoon Sweelinck, Francesco Corbetta, de Visée.
Domenica 25 maggio: Concerto
Francesca Bacchetta clavicembalo, virginale e muselaar
Musiche di Jan Pieterszoon Sweelinck e anonimi neerlandesi.
Satira e mestieri a Bologna nelle incisioni di G.M. Mitelli | Mostra
Bologna a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo è una città polifonica, la cui vivace vita pubblica si svolge interamente nelle piazze e nelle vie.
E’ questa città, ricca di umori e fremiti, che ci viene raccontata da Giuseppe Maria Mitelli con una arguzia e ironia paragonabili a quella di un moderno fumettista. Bologna diventa nelle sue incisioni un organismo vivente, di cui egli si fa cronista, mettendone a fuoco gli aspetti più caratteristici: le osterie, i giocatori, le donne di buoni e cattivi costumi, il mercato e i suoi mestieri, i panificatori, gli speziali, gli arrotini, i macellari, le processioni sacre e quelle profane.
Giuseppe Maria Mitelli (Bologna 1634-1718), coprì, con la sua cronaca illustrata almeno cinquanta anni di storia cittadina e non solo, realizzando complessivamente circa seicento esemplari di incisioni. Il successo delle sue incisioni stava soprattutto nel fatto che grazie al loro linguaggio “pop” abbinato all’uso delle didascalie in dialetto che, quasi una sorta di fumetto ante litteram spiegano e arricchiscono l’immagine, esse raccontavano i mestieri a chi quei mestieri li faceva, raccontavano delle osterie a chi le osterie le frequentava, vi si vedevano giocare e danzare sopra i personaggi cui quelle incisioni erano indirizzate.
Teatro del Pratello | Spettacolo
In scena il 25 aprile alle 21, nello spazio insolito del Chiostro dell'ex Convento di San Mattia di via Sant'Isaia 20, lo spettacolo Voci. Generazioni. Resistenza, con la regia di Paolo Billi e la drammaturgia di Billi, Luca Alessandrini e Veronica Ceruti.
Il lavoro è nato dal progetto Voci Interazioni generazionali che per oltre un anno ha coinvolto i ragazzi della Compagnia Out Pratello e dell'Istituto Penale Minorile di Bologna, gli allievi senior dell'Università Primo Levi e 6 classi quinte degli Istituti Superiori Crescenzi Pacinotti, Bassi e Minghetti in laboratori di storia all'Istituto Parri, di scrittura all'università Primo Levi e d'arte al MAMbo.
Le voci recitanti sono affidate a un gruppo di quindici lettori, un gruppo misto di anziani, studenti, adolescenti in carico ai servizi della Giustizia Minorile, che si cimentano in una lettura corale, dislocati su quattro diversi palchi, nell’allestimento scenico creato nel cortile del ex Convento. Le musiche dal vivo, eseguite da Maderna Percussion Group, creano spazi sonori complessi, in cui le percussioni scandiscono e accompagnano la parola e le azioni corali.
Le azioni sono agite da ottanta cittadini, che hanno accolto l’invito di partecipare all’evento: un grande gruppo di bambini, adolescenti, adulti e nonni. Le azioni corali traducono in immagini le parole chiavi dello spettacolo (contraddizioni, conflitti, retoriche), immagini che non sono mai illustrative o descrittive di quanto si ascolta, ma sono gesti performativi elaborati nel corso del Laboratorio d’Arte al Mambo.
Nella drammaturgia di questa operetta didattica, che vuole coniugare un impegno pedagogico con la leggerezza, si mescolano e si rincorrono le voci di Calamandrei, Bocca, Quazza, Chabod, Pansa, Garritano, Della Loggia, Mazzantini, intrecciate alle voci dell’oggi, di adolescenti e di anziani che hanno lavorato insieme nel laboratorio di scrittura.
(Belgio, Lussemburgo, Francia/2010) di Olivier Masset-Depasse. Rassegna Fresh Films
Tania ha un figlio di 14 anni, Ivan. Tania ed Ivan sono immigrati illegali provenienti dalla Russia. Vivono in Belgio ormai da otto anni anche se in costante stato di tensione. Tania ha il terrore di essere fermata dalla polizia con il conseguente controllo dei documenti. Fino a quando un giorno ciò accade. Madre e figlio vengono divisi. Tania viene portata in un cosiddetto centro di accoglienza e fa di tutto per potersi ricongiungere ad Ivan. Sulla sua testa pesa la minaccia di un decreto di espulsione.
Il cinema ha affrontato ormai in più occasioni il tema dell'immigrazione e lo ha fatto con gli accenti più diversi dal paradocumentaristico al drammatico. Olivier Masset-Depasse sceglie la via del thriller e ci sembra una decisione assolutamente funzionale. Riesce cioè a farci partecipi di una duplice tensione. Da un lato quella della protagonista che si trova a cercare di sopravvivere in una società che ha decretato la sua illegalità senza averne il diritto finendo poi in quella sorta di girone infernale che è il centro di accoglienza.
C'è però (ed è altrettanto forte) la tensione morale di una sceneggiatura e di uno sguardo che ci obbligano a 'vedere' la realtà senza il filtro delle ideologie. I poliziotti di Illegal non sono tutti dei Natural Born Killers. Alcuni di loro sono vittime di un sistema che vuole che il clandestino subisca tali e tante umiliazioni da non voler più (una volta espulso) desiderare di ritornare nel Paese. Davanti a loro non ci sono delle persone ma volti senza nome.
L'uso della camera a mano (di cui tanto cinema ha fatto un vero e proprio abuso) qui è funzionale all'empatia che si deve creare tra la protagonista e chi siede in una comoda poltrona che progressivamente diviene sempre meno comoda.
(Germania, 2011) di Yasemin Samdereli. Rassegna Fresh Films
Il film racconta la storia di una famiglia turca emigrata in Germania. La vicenda è narrata attraverso un alternarsi di flashback e ritorni al presente: i flashback raccontano l'emigrazione del giovane Huseyn e della sua famiglia dalla Turchia alla Germania negli anni sessanta del XX secolo, mentre il presente è costituito dal 2011, quando Huseyn, ormai divenuto nonno e di cittadinanza tedesca, propone alla famiglia di rientrare in Anatolia per una vacanza estiva.
Il film gioca su registri comico e tragico insieme: comico quando si descrivono gli incerti approcci alla vita tedesca della famiglia di Huseyn, tragico quando vengono messi in luce i conflitti di una identità che non è più turca ma che non è ancora tedesca. Per il pubblico europeo può risultare spaesante la visione della Germania attraverso l'occhio del contadino turco musulmano di mezzo secolo fa, perplesso di fronte a ettolitri di coca-cola o a crocefissi che a lui appaiono come cadaveri sanguinanti.
La vicenda si evolve in parallelo con la progressiva germanizzazione della famiglia di Huseyn negli anni sessanta e con lo scoprirsi stranieri mano a mano che nel 2011 la vacanza in Anatolia procede, finché un imprevisto non cambierà bruscamente le carte in tavola...
(Giappone/2008) di Nishitani Hiroshi.Festival del cinema Giapponese Takamori
容疑者Xの献身
Con: Fukuyama Masaharu, Shibasaki Kou, Tsutsumi Shinichi, Kitamura Kazuki. (Lingua Originale, Sottotitoli Italiani di Riccardo Mainoldi)
Yasuko Hanaoka è una madre divorziata che gestisce un ristorante. Suo vicino è Tetsuya Ishigami, geniale e solitario insegnante di matematica.
Una mattina, il corpo dell'ex-marito di Yasuko viene trovato senza vita nell'appartamento della donna dopo un fallito tentativo di estorsione ai danni di questa. Il viso è irriconoscibile e le dita delle mani sono state bruciate. Il caso viene affidato a due detective del distretto locale che scoprono per caso che Tetsuya Ishigami è stato collega alle superiori del famoso fisico Yukawa Manabu, conosciuto anche come "Detective Galileo". Yukawa intuisce subito l'oscuro legame tra l'omicidio e la mente geniale dell'amico nonché ex-compagno di scuola Ishigami. Tra elaborati bluff, false testimonianze e intricate trame il rebus diventa sempre più fitto. Ciò che ne deriva è una sfida ad elevato livello di ingegno e sofisticazione.
(Giappone/2006, 130') di Nakashima Tetsuya | Festival del cinema Giapponese Takamori
Sho, un giovane ragazzo che ha lasciato la sua casa di Fukuoka per cercare fortuna a Tokyo, riceve una visita a sorpresa dal padre. Questi spiega al figlio che sua sorella Matsuko, rinnegata dalla famiglia anni prima, è morta e gli chiede di mettere quindi in ordine l’appartamento della defunta zia. Arrivatovi, scopre che Matsuko ha condotto una vita molto travagliata, passando dall’essere una rispettata insegnante a diventare prima una massaggiatrice, poi una parrucchiera e anche una yakuza, finendo la sua esistenza in disgrazia ossessionata dalla boy-band nipponica Hikaru Genji.
Al Japan Academy Prize del 2007 Nakatani Miki riceve il premio come Miglior Attrice Protagonista. Il film, nella stessa occasione, vince anche il premio come miglior colonna sonora: questa infatti si incastona perfettamente all’interno della narrazione cinematografica, grazie anche al contributo di cantanti come AI, Bonnie Pink, Michael Bublé e performance della stessa protagonista.
(Giappone/ 2012) da Kubota Shouj. Festival del cinema Giapponese Takamori
僕の中のオトコの娘 BOKU NO NAKA NO OTOKO NO KO
Con: Kawano Naoki, Nakamura Yuri, Kusano Kouta, Kawai Ryunosuke. (Lingua Originale, Sottotitoli Italiani di Stefano Lo Cigno, Montaggio di Riccardo Mainoldi)
Il giovane Kensuke perde il suo posto da impiegato a causa dei suoi ripetuti errori e del conseguente mobbing da parte dei colleghi.
In preda alla più profonda disperazione, taglia tutti i rapporti con l'esterno conducendo per cinque anni una vita solitaria in casa dove l'unico contatto con il mondo è rappresentato da Internet.
Un giorno, per caso, si imbatte nel blog di Karen, uomo che condivide in rete la sua passione per il crossdressing.
Dapprima incuriosito, Kensuke contatta Karen cercando di comprendere l'insolita passione dell'uomo.
Da questo primo contatto nascerà una profonda amicizia che permetterà a Kensuke di riprendere i contatti con quella stessa società che lo ha ostracizzato e che sembra non comprendere i sentimenti più reconditi delle sue anime più sensibili.
Con il Patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano
Luoghi e momenti della storia | Incontri
Ciclo di incontri organizzati in occasione della Mostra "Fede, Libertà e Bene Comune" allestita nel Cortile d'Onore di Palazzo D'accursio nell'ambito di Felsinae Thesaurus, il progetto di restauro della Basilica di S. Petronio.
Gli incontri sono a cura dell'Istituzione Bologna Musei | Collezioni Comunali d'Arte
Programma:
Martedì 22 aprile: Dal polittico alla pala unificata. Un percorso visivo tra San Petronio e le Collezioni Comunali d'Arte. Con Daniele Benati, Università di Bologna
Martedì 6 maggio: Un inno alla vita di Cristo in età barocca. Grandi dipinti per la Certosa di San Girolamo di Casara tra arte e spiritualità. Con Antonella Mampieri, Istituzione Bologna Musei
Giovedì 8 maggio: All'ombra della Corona. La Piazza, il Palazzo e la Basilica al tempo del doppio soggiorno di Carlo V a Bologna (1529-30 e 1532-33). Con Giovanni Sassu, Musei Civici di Arte Antica, Ferrara
La mostra, a ingresso libero, è aperta tutti i giorni
dal 18 aprile al 7 maggio dalle h 7.00 (festivi h 9.30) alle h 20.00
Conferenze nell'ambito della mostra "Impressioni bizantine.Salonicco attraverso le immagini fotografiche e i disegni della British School at Athens (1888-1910)”.
Mercoledì 23 aprile: “Les mosaïques paléochrétiennes de Saint-Georges de la Rotonde et de Hossios David (monastère de Latomou) à Thessalonique. Nouvelles lectures, nouvelles interprétations”. Conferenza di Athanassios Semoglou, Università di Salonicco.
Mercoledì 7 maggio: “Le chiese di Salonicco attraverso lo splendore dei rivestimenti musivi”. Conferenza di Clementina Rizzardi, Università di Bologna.
Mercoledì 21 maggio: “Bisanzio in negativo: la falsificazione d'arte bizantina tra Ottocento e Novecento”. Conferenza di Giovanni Gasbarri, Università di Roma La Sapienza.
Mercoledì 28 maggio
- “L'apporto di Walter Sykes George alla documentazione della decorazione musiva della Chiesa della Panagia Acheiropoietos”. Conferenza di Alessandro Taddei, Università di Urbino.
-“I rapporti tra Governo italiano e Governo greco per il restauro musivo presso i cantieri di Daphni e Hosios Loukas”. Conferenza di Andrea Paribeni, Università di Urbino.
Venerdì 6 giugno: “La maniera greca, il cardinale greco. Bologna e Bisanzio in due casi tra XIII e XV secolo”. Conferenza di Fabrizio Lollini, Università di Bologna. A seguire visita guidata alla mostra con Paolo Cova, “Senza titolo” Associazione culturale.
Venerdì 11 luglio: “Bisanzio al cinema”. Conferenza di Giacomo Manzoli e Salvatore Cosentino, Università di Bologna. A seguire visita guidata alla mostra con Isabella Baldini, curatrice della mostra.
Mercoledì 10 settembre: “Bisanzio in Italia nel Novecento: Sironi, Severini, Fontana”. Conferenza di Massimo Bernabò, Università di Bergamo.
Mercoledì 17 settembre: “Santi e culti tessalonicesi”. Conferenza di Enrico Morini, Università di Bologna.
di Pawel Pawlikowski (2013)
Pawel Pawlikowski torna a casa. Dopo le produzioni internazionali con grandi cast, come il celebre My summer of love con Emily Blunt e La femme du Vèmecon Ethan Hawke e Kristin Scott-Thomas, il regista polacco guarda al grande cinema dell’Est europa per raccontarci la storia di Ida, ambientata nella Polonia degli anni Sessanta.
Rassegna di musica dal vivo
Per quest'ultimo appuntamento prima dell'estate Threesome si trasforma in tre concerti davvero insoliti, con una forte caratura performativa.
Si inizia con SIT IN MUSIC, una band electro-pop composta da Fabio Bonelli (Musica da Cucina, MATITA) e Adalgisa, una dolce pupazzetta che accompagna con la sua voce delicata tutte le canzoni. E anche coristi strampalati, astronavi di cartapesta, orsi cantanti e tanto altro, in uno spettacolo colorato e scintillante che dall'indie pop, liberamente ispirato a Beatles, Pixies, Yo La Tengo, vuole arrivare a toccare il musical, il Muppet Show, il circo e la fantascienza..
Seguiranno i Bamboo, nati da un'idea di Luca Lobefaro che nel 2008 raduna i musicisti più validi di un suo laboratorio di strumenti extra-musicali per continuare il lavoro di ricerca sonora con una vera e propria band. Lo scopo è quello di creare musica con strumenti "alternativi" del tutto lontani da quelli tradizionali, oggetti comuni della vita di ogni giorno. Prodotti dalla romana Bomba Dischi hanno uno tra i set più dirompenti e originali della scena indipendente. Dulcis in fundo Musica per Bambini, il moniker dietro il quale si cela Manuel Bongiorni, di scuderia Trovarobato, che in occasione dell'appuntamento bolognese pubblica in anteprima il suo video "Dal Dottore" che annuncia l'uscita del nuovo disco il cui nome sarà diffuso il 1 Maggio "data in cui, in tutto il mondo, si celebrano i titoli dei dischi." Il mondo è in fila dal dottore e appena tutto il mondo sarà visitato uscirà il nuovo disco, una grande opera su tutti i mestieri del mondo. Manuel Bongiorni ci segnala che "Nella realizzazione di questo video nessun ammalato è stato guarito", con lo spirito che caratterizza il mondo di Musica per Bambini e il loro teatrino elettropunk.
Nell'ambito della mostra "Impressioni bizantine.Salonicco attraverso le immagini fotografiche e i disegni della British School at Athens (1888-1910)”.
Arriva al Link un altro simbolo della techno europea più pura marchiata Berlino: Ben Klock.
Ben Klock è senza dubbio uno tra gli artisti più significativi della storia contemporanea della techno. Resident del Berghain sin dalla sua apertura nel 2004, ha caratterizzato il sound del club più influente al mondo. Ha prodotto per etichette come Bpitch Control ed Ostgut Ton, oltre ad aver fondato la sua label Klockworks e remixato artisti come Depeche Mode, Kerry Chandler, Martyn e Telefon Tel Aviv. Nel 2009 esce il suo primo album, "One", acclamato da pubblico e critica e considerato tra i lavori più interessanti dell'anno, mentre nel 2010 è la volta di "Berghain 04", compilation mixata per Ostgut Ton. Nei suoi set è capace di armonizzare l'austerità del suono industriale con una naturale musicalità tipica del suono detroitiano, un impasto reso omogeneo ed uniforme grazie all'uso di groove ipnotici e profondi.
bè bolognaestate è il cartellone di attività culturali promosso e coordinato dal Comune di Bologna.
Tra le novità di quest'anno babybè, il cartellone dedicato a bambini e famiglie.
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