Museo Civico Archeologico

Due giorni dopo la morte, i parenti consegnano il corpo del defunto perché venga imbalsamato. Gli imbalsamatori, prima lavano il corpo, poi estraggono il cervello e alcuni visceri dall’addome: fegato, stomaco, intestini e polmoni. Il cuore è lasciato al suo posto perché fondamentale per la rinascita del defunto nell’oltretomba.

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Il corpo è poi ricoperto di un sale naturale, il natron, per disidratarsi e conservarsi meglio; questo trattamento dura molti giorni.
Viene quindi cosparso di olii profumati per rendere più elastica la pelle e viene fasciato con bende di lino. Per prime sono fasciate le dita delle mani e dei piedi, poi le bracce e le gambe e, infine, tutto il corpo che assume l’aspetto del dio Osiride mummificato.