Museo Civico Archeologico
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I vasi con figure policrome a rilievo cominciano ad essere prodotti ad Atene verso la fine del V secolo a.C., per soddisfare un gusto ormai stanco delle sole produzioni a figure rosse.
In questo particolare tipo di ceramica i colori erano stesi sul vaso solo dopo la cottura e questo li rende particolarmente delicati e di difficile conservazione. A seconda della forma i vasi a rilievo venivano utilizzati come balsamari, per contenere unguenti e preziosi profumi, o in funzione funeraria, oppure venivano utilizzati durante le Antesterie, feste in onore di Dioniso, che si svolgevano tra l'11 e il 13 del mese di Anthesterion (febbraio-marzo). E' il caso della nostra chous, una piccola brocca su cui è ritratto Dioniso fanciullo che impugna proprio una brocca di foggia simile alla chous e un grappolo d’uva.
Oinochoe di tipo 3 di Beazley (ARV2, p. L).
Sul collo del vaso: tralcio d'edera con rosetta al centro, ottenuto con argilla rossa sovrapposta alla vernice.
Sul corpo: a rilievo vi è un fanciullo seduto (probabilmente Dioniso) a terra, che tiene in una mano una chous e nell'altra più che una spugna (come propose il Pellegrini), un grappolo d'uva. Erano in origine presenti colori suddipinti e un'ingobbiatura bianca. Sotto l'immagine a rilievo, fascia di ovoli dipinti.