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I vasi di questo tipo, molto rari al di fuori dell'Attica, costituiscono una categoria particolare sia per tecnica, non molto lontana da quella della pittura parietale, che per destinazione.
Infatti a partire dal secondo venticinquennio del V sec. a.C. le lekythoi a fondo bianco vengono prodotte come vasi a destinazione esclusivamente funeraria. Tale funzione è confermata sia dalle raffigurazioni sui recipienti stessi, che nella maggior parte dei casi si riferiscono alla vita dell'aldilà o a scene di offerta e di addio presso una tomba, sia dal fatto che su alcuni vasi la lekythos compare raffigurata sui gradini delle stele sepolcrali.
Il fondo del vaso veniva rivestito con un'ingobbiatura bianca, formata da latte di calce e la decorazione eseguita con colori ottenuti da terre colorate (rosso in varie gradazioni, nero, giallo), usati dapprima per definire i contorni delle figure e a poco a poco estesi a tutti i dettagli importanti; le scene raffigurate acquistano così un contributo cromatico di grande effetto, che manifesta chiaramente l'influsso della grande pittura greca contemporanea.
La produzione di lekythoi a fondo bianco cessa negli ultimi decenni del V sec. a.C., fase a cui appartiene questo esemplare, opera del Pittore del Canneto, autore prolifico, anche se piuttosto ripetitivo nello schema compositivo, privilegiando raffigurazioni con due personaggi, un giovane e una donna, ai lati di una stele funeraria.
A corpo cilindrico, con spalla distinta.
Spalla e parte superiore del corpo ricoperti di argilla bianca, il resto verniciato di nero. I contorni delle figure sono eseguiti con vernice rosso bruna, con aggiunte di nero-verdastro e rosso porpora per i particolari.
Sulla spalla tre palmette con girali.
Sul corpo fascia a meandri intervallati a croci e punti. Sotto: stele sepolcrale su due gradini, coronata da volute e foglie di acanto, con tenie nere. dietro vi è un altare ornato con ovoli. A sinistra giovane guerriero seduto; con clamide, petasos, corazza , endromides nere, lancia nella mano destra. A destra della stele una fanciulla con chitone e himation che tiene sollevato con la mano sinistra.