Museo Civico Archeologico
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Su questa lekythos decorata con la particolare tecnica detta “a fondo bianco” - che consiste nel rivestire la parete del vaso con un’ingobbiatura formata da latte di calce - è raffigurata la prima delle fatiche che Eracle compie al servizio Euristeo, re di Argo: la lotta con il leone Nemeo. La fiera dalla pelle invulnerabile non poteva essere ferita da alcuna arma; nella lekythos infatti l’eroe, nudo e barbato, è in ginocchio, impegnato in un corpo a corpo con l’animale: con il braccio sinistro si appoggia a terra e con il destro cinge il collo della fiera, strozzandola. Alle spalle dell’eroe è un personaggio barbato con mantello (forse Ermes), mentre alla destra della scena Iolao, nudo, regge il matello e la clava. Eracle, scuoiato il leone servendosi degli artigli dell’animale, se fece un mantello: la leontè che, indossata come magica protezione, divenne parte del costume dell’eroe.
Lekythos con spalla distinta e corpo cilindrico. Ritocchi moderni di vernice.
Corpo fusiforme,alto collo,bocchino a campana,ansa a nastro,peduccio discoidale con orlo inf. lievemente sporgente. Sulle spalle, baccellatura e giro di petali. Sull'orlo sup. del corpo, 3 file di punti; sul corpo, al centro, Heracles barbato, nudo, inginocchiato a terra, lotta con leone nemeo, stringendogli il corpo con le braccia. A sin., uomo barbato con mantello ( secondo il Pellegrini, Hermes); a ds. Iolaos nudo, con mantello sul braccio sin. e clava di Heracles nella ds. Nel campo, albero d'edera, al quale sono appese la clamide e la faretra dell'eroe. Sotto, fascia nera e filetti risparmiati nell'argilla.
Riattaccato il collo; superficie sbrecciata in alcuni punti. Vernice ritoccata.