Museo Civico Archeologico

Collezioni / Percorsi / Bologna Romana: le pietre parlano: i mestieri

Stele di Q.V. Restitutus

Grande stele sepolcrale, in pietra calcare, del liberto, e seviro, Q. Valerius Restitutus. Fece erigere da vivo il proprio monumento funerario per sè, per la moglie e per Lucio Metello Niceros.

Informazioni aggiuntive

Questa stele è caratterizzata da una particolare struttura architettonica che presenta ai lati due colonne tortili sormontate da un capitello corinzio, un frontone decorato con la testa della Gorgone e, probabilmente, agli angoli laterali due leoncini acroteriali, ora scarsamente visibili per l'azione corrosiva delle acque.

Sotto lo specchio epigrafico troviamo un bassorilievo raffigurante un artigiano il cui mestiere poteva essere quello dell'aurifex brattiarius, orefice, o quello del lanius, macellaio.
A favore della seconda interpretazione subentra il rinvenimento di un cippo terminale menzionante la medesima misura dell'area sepolcrale (20 x 20 piedi) ed esibente sul frontone la figura di un bue.

Provenienza: Bologna, "Muro del Reno"
Datazione: prima metà del I sec. d.C.
Materiale: pietra calcare
Dimensione: alt.: m.1,89; largh.: m.0,68; sp.: m. 0,375
Bibliografia: CIL XI, 6832
Numero di inventario: 19005

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