Museo Civico Archeologico
Via dell'Archiginnasio 2 - 40124 Bologna
Tel. 051.27.57.211
Direzione e Uffici
Via de' Musei 8 – 40124 Bologna
Tel. 051.27.57.211
mca@comune.bologna.it
Il vaso rientra nella produzione più tarda di un ceramografo operante nelle botteghe di Metaponto, il Pittore di Creusa, attivo nei primi decenni del IV secolo. Per la forma dei vasi e lo stile decorativo l’attività di questo artista risente ancora fortemente della tradizione attica, anche se la scarsa cura dei particolari, specialmente nella resa dei volti e delle capigliature, la realizzazione un po' manieristica dei panneggi e la povertà dei temi trattati anticipano già i caratteri della successiva produzione, qualitativamente di minor pregio, caratteristica dei centri dell’entroterra lucano a partire dalla metà del IV sec. a.C.
Superficie con numerose sbrecciature e in alcuni punto molto consunta.
Corpo ceramico di colore arancio, vernice nera, coprente.
Sul labbro ghirlanda d'alloro sopra un filetto a risparmio. Intorno agli attacchi delle anse, baccellatura; sotto ogni ansa: palmetta che sovrasta una semipalmetta fiancheggiata da girali fogliati. Il campo figurato è delimitato inferiormente da un motivo a meandro triplice, intervallato da quadrati con croci di Sant'Andrea.
Lato A: Ermes, una fanciulla ed un efebo. Al centro la donna, in chitone cinto e bordato da una fascia nera, è volta a sinistra, con la mano destra alzata e la sinistra appoggiata sul fianco. Ha i capelli raccolti sulla nuca e indossa una collana a vaghi circolari. Alle sue spalle un giovane, nudo, volto a sinistra, con mantello appoggiato sulle braccia dietro la schiena; è appoggiato con la destra ad un corto bastone. Davani ai due Ermes, con clamide orlata di nero, allacciata sul petto e petasos dietro la nuca. Ha la mano destra sul fianco e con la sinistra si appoggia al caduceo, volgendosi a destra verso la donna.
Lato B: tre efebi ammantati, quello al centro è rivolto a sinistra.
Produzione lucana.
Il vaso rientra nella produzione più tarda del Pittore di Creusa, come denunciano la scarsa cura dei particolari, specialmente nella resa dei volti e delle capigliature, trattate come un'unica massa compatta, e la realizzazione un po' manieristica dei panneggi. Si possono già individuare i caratteri della produzione dei successori del Pittore di Creusa, quali ad esempio il Pittore delle Coefoere.