Museo Civico Archeologico
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Abbastanza diffuse e comuni nelle tombe celtiche di Bologna sono le fibule, realizzate sia in ferro che in bronzo.
Nelle sepolture a inumazione si trovano all’altezza del petto o delle spalle, per fissare abiti o mantelli; nelle tombe a cremazione dovevano invece probabilmente servire alla chiusura di drappi di tessuto in cui erano avvolti i frammenti di ossa carbonizzate.
La due fibule in bronzo provenienti dal sepolcreto Arnoaldi appartengono a fogge risalenti alla prima metà del IV sec. a.C., fase scarsamente testimoniata a Bologna, ma di grande importanza storica, poiché immediatamente successiva alle invasioni dell’inizio del IV sec. a.C., che portarono i Boi ad insediarsi nel territorio bolognese.
Peculiarità delle fibule celtiche è la molla bilaterale costituita da un ugual numero di giri di spirale metallica, da due fino a dieci, disposti da ciascun lato dell’arco e uniti da una corda che passa all’interno o all’esterno.
La staffa, dove viene alloggiata la punta dell’ago, presenta una terminazione rialzata e rivolta verso l’arco della fibula, a cui si avvicina, si appoggia oppure si aggancia.
La conformazione e la decorazione dell’arco e della terminazione della staffa sono gli elementi principali che caratterizzano la forma delle fibule celtiche nel corso del tempo e permettono la ricostruzione della loro evoluzione cronologica.
Provenienza: Bologna, sepolcreto Arnoaldi, tombe 69 e 102
Datazione: 375-350 a.C.
Materiale: Bronzo
Dimensione: Lunghezza cm 6; cm 7,3
Numero di inventario: 28407; 28408