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NOTIZIE / Progetti / Saqqara in copia: i rilievi egiziani di Horemheb e Ptahemwia in mostra al Cairo

Le copie dei rilievi di Horemheb e Ptahemwia sono state posizionate con successo all'interno delle rispettive tombe nella necropoli di Saqqara.

Mentre gli originali restano al Museo Archeologico di Bologna, le copie donate all'Egitto sono la felice testimonianza di un grande lavoro di équipe che ha visto il coinvolgimento e l'entusiasmo di tante persone ed istituzioni.

Ecco le prime immagini del posizionamento delle copie:

 

 

 

Il Museo Archeologico di Bologna e il Laboratorio ProtoLab dell’ENEA di Bologna hanno realizzato le copie in marmo di due importanti rilievi egiziani provenienti dalle tombe del generale Horemheb e del maggiordomo regale Ptahemwia, che si trovano nella necropoli di Nuovo Regno a Saqqara, non lontano dalla piramide a gradoni del faraone Gioser.


Le due copie, realizzate con le più avanzate tecnologie di ingegneria inversa, modellazione CAD 3D e prototipazione rapida, rimarranno esposte presso l’Istituto Italiano di Cultura al Cairo dal 4 al 18 febbraio 2013.

Guarda il filmato sulla nascita delle copie realizzato dall'ENEA

See the English version With a nondestructing methodology developed by Protolab, at the Bologna ENEA Research Centre, Italy, the exact copies of two precious and fragile reliefs from the necropolis of Saqqara, property of the Archaeological Museum of Bologna, were realized. A gift to the Egyptian government, the marble replicas will be placed inside the tombs from where the originals came from, to complete the monuments' restoration.

Le copie, donate dal Museo Archeologico di Bologna all’Egitto, saranno trasferite a Saqqara entro la fine di febbraio e musealizzate nelle tombe di Horemheb e di Ptahemwia dalla missione archeologica olandese del Rijksmuseum van Oudheden e dell’Università di Leida, che scava da molti anni in questa necropoli.

Il progetto rappresenta una tappa importante del Memorandum of Understanding sottoscritto nel 2011 tra il Museo Archeologico di Bologna e il Rijksmuseum van Oudheden di Leida ed è stato supportato da C.I.S.E. di Imola (Centro Italiano di Studi Egittologici), Rotary Club di Imola, Tarros S.P.A., UnoCad, Zanchetta Marmi e Associazione Amici del Museo Archeologico di Bologna – Esagono.