riservata agli abbonati Card Musei Metropolitani
Proponiamo agli abbonati Card Musei Metropolitani un ciclo di visite guidate alle case museo nella rete della Card. Le visite si terranno nei weekend, a partire dal 3 novembre 2018 fino al 20 gennaio 2019.
L'ingresso ai musei e le visite sono gratuiti (escluso l'ingresso alla Rocchetta Mattei che costa 7€).
Posti limitati, prenota qui per la Rocchetta Mattei
La casa utopica – la Rocchetta Mattei
Ingresso: 7€ con Card Musei
A chi passa lungo la statale Porrettana che lambisce Riola di Vergato, è impossibile non notare la Rocchetta Mattei, le cui torrette e soprattutto le dorate guglie a cipolla, svettano tra i calanchi. La Rocchetta è un’apparizione, un luogo magico, frutto della volontà di un solo uomo, Cesare Mattei.
Cesare Mattei, nato a Bologna nel 1809 da famiglia dell’alta borghesia, ebbe la possibilità di coltivare gli studi e di far parte di un èlite intellettuale di stampo liberale che vedeva in Marco Minghetti un esponente di punta. Fu proprio, tra gli altri, assieme a Minghetti, che nel 1837, Cesare Mattei fondò la Cassa di Risparmio di Bologna. Un fatto tragico divenne centrale per la sua vita, la morte della madre nel 1844, a causa di un tumore. Da quel momento, abbandonata la vita sociale e gli affari, si dedicò allo studio di una medicina sperimentale ed empirica, da lui chiamata elettromeopatia. Assieme al progredire della nuova scienza, avanzava la costruzione della Rocchetta; iniziata nel 1850, l’edificazione continuò per tutta la vita di Mattei. Le fondazioni dell’edificio poggiano sui resti di un complesso medievale, distrutto nel 1293, che faceva parte del territorio della contessa Matilde di Canossa e dove alloggiava un suo vassallo, Lanfranco da Savignano.
Il particolare intreccio tra suggestioni massoniche, orientali e filosofiche, che erano alla base delle teorie parascientifiche di Mattei, ha plasmato anche l’aspetto architettonico della Rocchetta che presenta un aspetto eclettico che vede l’ippogrifo dell’ingresso, la Loggia Carolina in stile orientale, la sala inglese, la camera con il soffitto a stalattiti dove dormiva il conte, fino al bellissimo cortile dei Leoni, riproduzione in piccola scala del cortile dell’Alhambra a Granada. Un insieme di stili e suggestioni che culminano nel percorso esterno che collega due torrette e che permette di ammirare la bellezza dell’Appennino nel quale la Rocchetta è incastonata.
la mostra che racconta volte, cupole e soffitti
Fino al 13 ottobre nella piazza coperta di Salaborsa si potrà visitare la mostra fotografica “L'arte con lo sguardo all'insù”, curata dall' associazione Culturale e APS, nell'ambito del progetto volte cupole soffitti, un che ha l’ambizione di far conoscere ad un pubblico vasto le opere che adornano appunto le volte, le cupole e i soffitti dei nostri palazzo e monumenti più belli, rendendo più accessibile, grazie al mezzo fotografico e alla versatilità delle nuove tecnologie, quello che da secoli è sopra i nostri occhi. Un suggestivo museo virtuale tematico ricco di immagini informazioni e curiosità su questo aspetto dell’arte così importante e poco noto.
Bologna Cello Project
Il Bologna Cello Project propone un inconsueto ascolto di musica contemporanea che comprende due prime esecuzioni assolute e una regia di distribuzione spaziale delle sonorità offerte dal largo ensemble di violoncelli.
prima assoluta
Elena Tereschenko soprano
musiche di Arvo Pärt, Terry Riley, Massimiliano Messieri, Enrico Guerzoni, Collettivo In.Nova Fert
a cura di Nicola Baroni
Nell’ambito di Progetto Europeo ROCK – Regeneration and Optimization of Cultural heritage in creative and Knowledge cities, coordinato dal Comune di Bologna in collaborazione con l’Università di Bologna.
AngelicA | Centro di Ricerca Musciale in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna, BOLOGNA MODERN 2018 | Festival per le Musiche Contemporanee della Fondazione Teatro Comunale di Bologna.
di e con Oscar De Summa
Oscar De Summa presenta in anteprima nazionale il nuovo spettacolo nella stagione Agorà.
Dopo il successo della Trilogia della Provincia, Oscar De Summa torna alle atmosfere e ai colori del Sud con un racconto di conflitti e passioni intenso, corale, generazionale: la storia di un gruppo di musica nella Puglia degli anni ’90.
Progetto di Alternanza Scuola-Lavoro
Il progetto ha come finalità l’immersione dei giovani studenti nel mondo della produzione dell’opera lirica, affrontandone la complessità di tutti gli aspetti artistici, logistici, tecnici e gestionali e svelando come tutte le competenze richieste all’interno di questo tipo di produzione debbano essere convergenti verso un risultato finale omogeneo, che è lo spettacolo.
Gli studenti di tre Licei (Musicale, Linguistico ed Artistico) hanno svolto un’attività divisa in tre parti: un’introduzione al Teatro attraverso lezioni frontali, l’affiancamento al lavoro dei diversi settori del Teatro, ed infine la produzione di un progetto di spettacolo condiviso tra gli studenti dei tre licei, assecondando e sviluppando le diverse competenze specifiche.
Lo spettacolo, inserito in Bologna Modern, è tutto dedicato agli slogan, le poesie e le canzoni del ’68, frutto di un percorso di approfondimento di una stagione in cui i giovani studenti hanno espresso come non mai la loro energia propulsiva per portare un cambiamento epocale e planetario nella cultura e nella società.
con Ginevra Schiassi e Matteo Rubini
Dalla fumosa atmosfera de Le Chat noir parigino, al rumoroso Uberbrerttl berlinese. Dalla Broadway di Porgy and Bess alla Chicago di Cabaret. Un tour in sella a un pianoforte sfrontato e una voce suadente che racconta di amori mancati, dive senza tempo, champagne e brillantina. Tutto questo in “Cabaret”, con Ginevra Schiassi e Matteo Rubini.
Musiche di Gershwin, Satie, Hollander, Kander e Bernstein.
A seguire il concerto al pianoforte di Ludovico Falqui e Matteo Petronci
A cura di Associazione Peacocklab.
con Paolo Nori
Secondo Giorgio Manganelli «Un matto è un capolavoro inutile», e in questa lettura si passano in rassegna un centinaio di capolavori inutili di tredici città diverse restituiti dalla penna e dalla voce di Paolo Nori.
L’appuntamento rientra nella Settimana della Cultura (7/14 ottobre) di EnERgie diffuse. Emilia- Romagna un patrimonio di culture e umanità.
Sarà una serata di festa per la riapertura del Teatro Biagi D’Antona dopo i lavori di ristrutturazione.
Ingresso libero
con Fabrizio Favale / Compagnia Le supplici
Progetto speciale di Agorà e Le Supplici - Danza e Paesaggio dedicato alle quattro stagioni.
Inaugura il progetto la performance Autunno con Fabrizio Favale e la Compagnia Le Supplici.
Sede dello spettacolo sarà il Boscovivo con le sue e le sue acque.
Le stagioni invisibili – Ciclo coreografico infinito
Autunno Inverno Primavera Estate
Danzatori
Daniele Bianco, Vincenzo Cappuccio, Andrea Del Bianco, Fabrizio Favale, Francesco Leone, Mirko Paparusso, Stefano Roveda
Il progetto proseguirà fino a maggio a scandire il passaggio delle quattro stagioni in luoghi d’incanto con performance nel paesaggio “lunare” delle dune dell’impianto di Concave, nella geometria di un pioppeto fino al silenzio e ai segreti dell’Oasi naturale La Rizza. La performance è confermata con qualunque condizione climatica che accomunerà danzatori e spettatori.
con Massimiliano Civica e I Sacchi di Sabbia
Il regista Premio Ubu Massimiliano Civica e I Sacchi di Sabbia, compagnia di brillanti attori che
mescolano il napoletano e il toscano, di nuovo insieme su un classico dell’antichità, esplorando i
confini tra comico e tragico.
Andromaca è un testo unico nella produzione di Euripide: il mondo, svuotato di presenze eccezionali,
sembra ospitare solo personaggi incapaci di decidere del proprio destino, non emerge alcun protagonista,
nessun dio compare, come pure nessun “eroe tragico”. Le speranze si alternano alle tragiche
disillusioni, in una danza meccanica, così macabra e spietata da sembrare comica.
da Euripide
uno spettacolo di Massimiliano Civica e I Sacchi di Sabbia
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Iliano, Giulia Solano
produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi in co-produzione con I Sacchi di Sabbia
e il sostegno della Regione Toscana
quattro dischi che volevano cambiare il mondo | Bologna Modern #03
Quattro incontri tra suoni e immagini a cura di Pierfrancesco Pacoda.
Quattro dischi per raccontare le musiche che volevano cambiare il pianeta.
5 ottobre
The Soft Machine
La scoperta del jazz, la cultura psichedelica della generazione beat incontra la tradizione afro americana. Tra stati modificati di coscienza e consapevolezza sociale, free jazz e Swinging London.
9 ottobre
Os Mutantes
Il Brasile, con il suo straordinario patrimonio musicale, irrompe sulla scena giovanile musicale con l’esuberanza di un gruppo che mescola radici e pop lisergico per cantare di ‘gioia e liberazione’
12 ottobre
Grateful Dead Anthem of The Sun
Lo spettacolo della strada va in scena. La poetica ‘on the road’, le comuni, i nastri di asfalto resi letteratura da Jack Keoruak infettano le menti degli studenti dei college. Che non saranno più gli stessi.
19 ottobre
Etta James Tell Mama
Rivolte, diritti civili, il ‘negro blues’ che canta con orgoglio la vita del ghetto. Funk, soul, jazz, una nuova generazione afro americana irrompe nel panorama musicale, seducendo l’America con una musica che unisce il massimo della sensualità con il massimo della spiritualità.
incontro con il compositore Nicola Sani e il filosofo Stefano Bonaga
Kraanerg è una composizione musicale per balletto di Iannis Xenakis, per 23 strumenti e nastro analogico quadrifonico di Iannis Xenakis. Il primo allestimento prevedeva le coreografie di Roland Petit e le scenografie di Victor Vasarely. Eseguita per la prima volta ad Ottawa nel 1969 questa partitura rappresenta un punto centrale nello sviluppo delle procedure compositive stocastiche di Iannis Xenakis.
Il balletto porta in scena le tematiche legate al movimento del ’68, e la sua rappresentazione a cinquant’anni di distanza riporta in evidenza un momento storico che ha profondamente modificato la nostra società nella sua struttura.
Kraanerg è la produzione principale intorno alla quale è costruito il Festival Bologna Modern, giunto alla terza edizione, che quest’anno affianco al focus sulla creatività contemporanea propone una sezione monografica dedicato proprio al 1968.
Performance sulla poesia del ’68 a cura del Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna
Letture da:
“Poesia in forma di rosa” di Pier Paolo Pasolini
“Foglio di via” di Franco Fortini
“I novissimi. Poesie per gli anni ’60” Elio Pagliarini, Edoardo Sanguineti, Antonio Porta.
appuntamento con la scienza per tutti
La Notte Europea dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. La Notte Europea dei Ricercatori ha luogo ogni anno in tutta Europa, e paesi limitrofi, l’ultimo venerdì di Settembre. L’obiettivo è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Gli eventi comprendono esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli, concerti e performance artistiche.
La Notte Europea dei Ricercatori è un progetto finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie, Grant Agreement n. 819090 con l’obiettivo di promuovere le carriere dei ricercatori in Europa.
Tutto il programma qui
visita guidata
Accompagnati da fiabe classiche e originali, i bambini potranno esplorare il teatro attraverso un percorso di passi e racconti. Davanti ai loro occhi si aprirà un mondo magico fatto di grandi sale e piccole porte, angoli bui e luci soffuse, poltrone rosse e tende vellutate. Camminando nella pancia del teatro incontreranno, ad ogni tappa, una scatola colorata. Ogni volta che la scatola si aprirà, una nuova storia prenderà vita.
Gli attori, i tecnici, la direttrice, le maschere, saranno tutti lì come aiutanti del narratore, guide per andare sopra, sotto, fuori e dentro il teatro della città. Il Teatro Laura Betti apre la sua pancia pronto a farsi fare il solletico. Lo sentiranno ridere in tutta la città!
Spettacolo itinerante a passo di storie
NELLA PANCIA DEL TEATRO
di e con Claudio Milani
Nella pancia del teatro è un percorso-spettacolo destinato a piccoli gruppi con un numero di posti limitato.
Spettacolo a partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria
max 30 partecipanti
Domenica 14 ottobre, ore 11:00 e 16:30
Teatro Laura Betti - Stagione 2018/19
Dopo un triennio dal primo Capodanno di comunità, possiamo dire di trovarci già di fronte a una vera e propria tradizione che vede Casalecchio riunirsi a teatro per poi brindare insieme all’arrivo dell’anno nuovo. Quest’anno i Groove City, la band di soul music e blues nata nel 2005 a Bologna, insieme alla voce di Sara Zaccarelli, proporranno un viaggio nella musica dell’anima, attraverso pezzi che vanno dal gospel ad Aretha Franklin, da incursioni nel funky al jazz.
Capodanno di comunità
A SOUL NIGHT
con Groove City band
voce Sara Zaccarelli
Dopo lo spettacolo brindisi di mezzanotte con buffet.
Teatro Laura Betti - Stagione 2018/19
“Siamo fatti della materia di tutte le nostre materie. Il sapere della storia è nei corpi, nell’arte. Il sapere delle leggi è nei numeri, in tutto l’universo. Il sapersi emozionare è nelle canzoni, nelle poesie. Il saper nuotare è nel mare. Il sapere tutto non si sa. Ma tutto il sapere è nelle cose. Le parole poi”.
E invece le parole sono arrivate forti, chiare, dense di significato. Gli studenti dell’Istituto Salvemini, alla vigilia del 28° anniversario dalla strage che colpì la loro scuola, portano in scena se stessi con quella crudezza impastata di emozioni di cui solo gli adolescenti sono capaci.
I.T.C.S. Salvemini
STUDIO UNO
La classe. Recita scolastica
progetto Massimiliano Briarava
in collaborazione con Teatro Comunale Laura Betti – Ater circuito regionale dell’Emilia Romagna
Teatro Laura Betti - Stagione 2018/19
Poetico, sarcastico, politicamente scorretto, lo spettacolo di Alessandro Berti è un pastiche di suggestioni interrazziali legate al corpo del maschio nero visto con gli occhi del maschio bianco, a partire da fonti storiche, letterarie e iconografiche. Un’indagine quanto mai attuale e necessaria, che svela il groviglio paura-desiderio per l’altro da sé ed evoca i fantasmi della civilizzazione occidentale.
casavuota
BUGIE BIANCHE
capitolo primo: black dick
di e con Alessandro Berti
con l’aiuto di Gender Bender Festival, Barfly il teatro fuori luogo, Opera prima festival, Ogni casa è un teatro, Teatro Comunale Laura Betti
in collaborazione con Gender Bender Festival
Lo spettacolo ha un contenuto sessuale esplicito e non è adatto ai minori di 18 anni.
BUGIE BIANCHE sarà in scena:
Lunedì 29 ottobre 2018 ore 19:30
Martedì 30 ottobre 2018 ore 21:00
Teatro Laura Betti - Stagione 2018/19
Il poeta e filosofo Lucrezio nel De rerum Natura descrive con delicata poesia e contenuti anticipatori della scienza moderna “la natura delle cose”, intesa come materia in continuo mutamento di cui l’essere umano è parte integrante. È su questo concetto che Nicola Galli ha tradotto il filosofo latino in danza, costruendo una coreografia in cui i movimenti sono legati tra loro da un filo sotterraneo che alimenta la creazione fino ad una composizione scenica complessa, dove i corpi fluttuanti dei danzatori diventano un grande corpo dal respiro unico.
TIR Danza
DE RERUM NATURA
concept, coreografia e costumi Nicola Galli
danza Sofia Barilli, Laura Beschi, Riccardo De Simone, Gloria Dorliguzzo, Margherita Dotta, Paolo Soloperto
passacaglia per viola e violoncello Giacomo Gaudenzi
in collaborazione con Compagnia Nuovo Balletto di Toscana
e con Civitanova Danza Festival & AMAT
con il supporto di Fondazione Fabbrica Europa, Cantieri Danza
nell’ambito di Generazione Teatro
replica per le scuole superiori venerdì 14 dicembre, ore 11:00
Teatro Laura Betti - Stagione 2018/19
Un Gala in cui le marionette fanno la parodia di artisti dei generi più diversi: cantanti, ballerini, musicisti e prestigiatori. Perfezione tecnica, poesia e creatività si mischiano in questo spettacolo unico, che affascinerà e farà divertire in modo impareggiabile adulti e bambini. “Concerto straordinario” è stato presentato in oltre 40 Paesi e inserito per questo nel ‘Guinness dei Primati’ per il maggior numero di spettatori al mondo. Il Teatro delle Marionette di Obraszov, fondato nel 1931, è diventato il centro più importante al mondo nell’arte dello spettacolo di marionette e riconosciuto come patrimonio nazionale inestimabile della Russia.
teatro delle marionette di Obraszov
CONCERTO STRAORDINARIO
regia Vladimir Kusov
scenografia Valentin Andrievich
produzione Sergey Obraszov, Semen Samodur
Prima rappresentazione assoluta 19 giugno 1946
Prima rappresentazione della seconda versione 26 marzo 1968
Tournée italiana organizzata nell’ambito di Russian Seasons
Nell’ambito della Festa degli Elfi in collaborazione con il tavolo di concertazione
Bologna Jazz Festival 2018
“Blues on Bach: la musica di John Lewis”
un progetto di MICHELE CORCELLA
con ENRICO ZANISI TRIO
& ORCHESTRA SINFONICA DEL CONSERVATORIO “G. B. MARTINI” DI BOLOGNA
Enrico Zanisi, pianoforte;
Luca Bulgarelli, contrabbasso;
Mauro Beggio, batteria;
Orchestra Sinfonica del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna;
Michele Corcella, arrangiamenti e direzione
A causa di uno sfortunato incidente, Enrico Pieranunzi non potrà eseguire la parte solistica del concerto come previsto: il pianista ha però personalmente individuato il suo sostituto in Enrico Zanisi, che negli ultimi anni si è imposto come la più notevole new entry nel pianismo jazz italiano.
Giovanissimo e già pluripremiato, Zanisi si presenterà quindi sul palco assieme alla ritmica di Pieranunzi (Luca Bulgarelli al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria), circondato dall’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna. Il concerto, realizzato in collaborazione col Gruppo Unipol, sarà affidato alla direzione Michele Corcella, ideatore del progetto nonché autore degli arrangiamenti del programma dedicato alle musiche di John Lewis, ricche di intrecci tra jazz e classica.
L’evento è parte di Bologna Jazz Festival 2018.
Bologna Jazz Festival 2018
SFJAZZ COLLECTIVE
“The Music of Antônio Carlos Jobim”
Miguel Zenon - sax alto
David Sanchez - sax tenore
Sean Jones - tromba
Warren Wolf - vibrafono
Edward Simon - pianoforte
Matt Brewer - contrabbasso
Obed Calvaire - batteria
Il SFJAZZ Collective (SF sta per San Francisco) è un ottetto all star dall’organico in costante evoluzione, che raggruppa nella sua attuale line up alcuni dei più rinomati nomi del panorama jazzistico statunitense: Miguel Zenón, David Sánchez, Sean Jones, Robin Eubanks, Warren Wolf, Edward Simon, Matt Brewer e Obed Calvaire. Tra loro vige un’assoluta democrazia: sono tutti parimenti leader, solisti, compositori.
Creato nel 2004 dall’istituzione musicale californiana SFJAZZ e strettamente associato col San Francisco Jazz Festival, del quale è regolarmente ospite, il SFJAZZ Collective sin dalle sue origini è stato il punto di raccolta delle migliori idee del jazz statunitense a 360°. Nel corso dei suoi quasi quindici anni di attività ne hanno fatto parte nomi del calibro di Joshua Redman, Joe Lovano, Mark Turner, Nicholas Payton, Dave Douglas, Avishai Cohen, Bobby Hutcherson, Stefon Harris, Renee Rosnes, Brian Blade, Eric Harland, Jeff Ballard... Al di là del variare dell’organico, è rimasta invece sempre stabile la mission del collettivo: creare per ogni stagione musicale un programma che affianchi composizioni originali di ognuno dei suoi membri e nuovi arrangiamenti di grandi maestri del jazz moderno. Così nel corso degli anni si sono ascoltati progetti dedicati a John Coltrane, Herbie Hancock, Thelonious Monk, Wayne Shorter, McCoy Tyner, Horace Silver, Chick Corea, Joe Henderson, Miles Davis, Ornette Coleman ma anche a Stevie Wonder e Michael Jackson (tutti rigorosamente documentati sull’etichetta discografica SFJAZZ). Dalle nuove composizioni come dalle rivisitazioni del repertorio storico emerge una visione della musica afroamericana come forma d’arte in contatto con l’attualità, viva e pulsante.
Per il 2018 il SFJAZZ Collective ha rivolto la sua attenzione ad Antônio Carlos Jobim, la cui musica è al centro del concerto della band al Bologna Jazz Festival. Sarà quindi un passo al di là della matrice afroamericana prevalente nei programmi dell’ottetto, verso quella musica popolare brasiliana che ha comunque enormemente influenzato anche il jazz statunitense.
L’evento è parte di Bologna Jazz Festival 2018.