L'applauso al primo zampillo è quello delle bambine e dei bambini della scuola e del centro estivo all'interno del Parco della Montagnola: tutti attorno alla fontana al centro del parco dove da mercoledì 19 giugno 2019 è tornata l'acqua a rinfrescare le grandi tartarughe, che erano all'asciutto da tempo. A schiacciare il pulsante che ha rimesso in funzione la fontana, gli assessori Matteo Lepore e Alberto Aitini che a nome del Comune di Bologna hanno ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile raggiungere il "risultato straordinario di restituire il Parco della Montagnola alla città", dai gestori Arci e Antoniano, alle associazioni, ai residenti, alle forze dell'ordine, alla Polizia Locale, alle scuole e alle famiglie che sono tornate a popolare il grande polmone verde del centro storico. Proprio Arci e Antoniano hanno svelato stamattina la campagna di manifesti ideata in collaborazione con il Comune, per festeggiare la rinascita del parco e dire alla città: "Ci vediamo in Montagnola".
Il restauro della Fontana
I lavori di restauro della Fontana della Montagnola si sono conclusi con i due interventi coordinati di impermeabilizzazione della vasca e di realizzazione di un nuovo impianto di ricircolo dell’acqua. I lavori, il cui progetto esecutivo era stato approvato dalla Giunta l’ottobre scorso, sono stati realizzati in parte con risorse comunali (28.560 euro) e in parte nell’ambito del contratto di manutenzione Global che prevede anche alcune migliorie.
L'intervento arriva a conclusione di un percorso di restauro che aveva mosso i primi passi già nel 2014 quando la vasca e i gruppi scultorei erano stati oggetto di un significativo intervento di manutenzione ordinaria e restauro, e poi nel 2016 quando si era dovuto intervenire per rimettere a posto il braccio di una figura di sirena che si era spezzato a causa della caduta di un ramo dall'albero sovrastante il gruppo scultoreo a nord-ovest. Durante questi lavori erano anche state fatte delle campionature per capire quale prodotto utilizzare per impermeabilizzare la vasca.
L’intervento di impermeabilizzazione ha comportato una prima fase di pulizia della vasca per eliminare i residui presenti con dei getti di idrogeno a pressione controllata e un primo trattamento biocida. Poi è stato realizzato il rivestimento dell'intera superficie con una guaina impermeabilizzante, impiegando lo stesso prodotto usato per la fontana del Nettuno, dopo che la Soprintendenza ha approvato il campione di colore.
In una seconda fase, è stato installato un nuovo impianto di ricircolo e trattamento dell’acqua che comprende un sistema di addolcimento dell'acqua, per garantire una maggiore durata delle apparecchiature installate e la riduzione della proliferazione batterica ed algale; lo stoccaggio dell’acqua addolcita; pompe di rilancio e linee di invio in vasca; il recupero e il filtraggio dell’acqua per il riciclo, per fare in modo che ci sia un ricircolo dell'acqua e quindi evitare sprechi, e un sistema di dosaggio degli additivi chimici.
Dopo la verifica del corretto funzionamento dell'impianto, la vasca è stata nuovamente riempita e l’acqua è tornata a zampillare tra le tartarughe simbolo del Parco cittadino.
La Fontana
La fontana, in cemento, fu eseguita per l'Esposizione Emiliana del 1888, ed è una tra le opere più note di Diego Sarti: riscosse un immediato e clamoroso successo, confermando le doti e le capacità dell'artista nel gestire sculture di grandi dimensioni e nel rendere efficacemente le lotte tra animali, tanto da essere l'unico manufatto risparmiato dalle demolizioni al termine della manifestazione. Dopo un lungo periodo di abbandono i gruppi scultorei furono ricomposti nel 1935 nella collocazione attuale, al centro del parco della Montagnola.