"Stabat Mater", Michele Mariotti dirige l'opera di Rossini nell'omonima Sala dell'Archiginnasio

Il Teatro Comunale di Bologna e il suo direttore musicale Michele Mariotti ricordano Gioachino Rossini, a 150 anni dalla scomparsa, con un concerto speciale e fortemente simbolico – in programma giovedì 24 maggio alle ore 20.30 nell'ambito della Stagione Sinfonica 2018 – che prevede l'esecuzione dello Stabat Mater proprio nella storica Sala omonima della Biblioteca dell’Archiginnasio dove il 18 marzo 1842, con la direzione di Gaetano Donizetti, l'opera ebbe la sua prima esecuzione italiana.

Insieme a Mariotti, saranno impegnati come solisti il soprano Yolanda Auyanet, il mezzosoprano Veronica Simeoni, il tenore Antonino Siragusa e il basso Marko Mimica e il Coro del Comunale, preparato da Andrea Faidutti.

Date le dimensioni ridottissime della sala, che non consentono la presenza del pubblico, il concerto potrà essere seguito in streaming al Comunale, dove sarà proiettato in diretta su uno schermo cinematografico - con ripresa multicamera e regia video - e verrà trasmesso attraverso un sistema audio all'avanguardia denominato “SoundScape” o suono “3D”.

Grazie a questo impianto sonoro innovativo, presentato ufficialmente lo scorso febbraio ad Amsterdam e utilizzato per questa occasione in prima assoluta in Italia, il pubblico della Sala Bibiena potrà avere la percezione “reale” della provenienza del suono degli strumenti -da sinistra a destra e in profondità nello spazio - quasi come se stesse ascoltando l'orchestra dal vivo ed essa fosse virtualmente posizionata in palcoscenico.
La regia video offrirà inoltre diversi scorci della Sala dello Stabat Mater e degli interpreti durante l'esecuzione per offrire al pubblico in sala un ‘esperienza davvero coinvolgente ed emozionante. Chi invece non potrà essere al Teatro Comunale avrà comunque la possibilità di seguire il concerto in live streaming su https://operavision.eu/en.

La storica esecuzione bolognese dello Stabat Mater, avvenne in tre repliche dal 18 al 20 marzo del 1842, a dirigerla fu Gaetano Donizzetti che in seguito raccontò di aver “obbligato” Rossini a presenziare almeno al terzo e ultimo concerto all'Archiginnasio il 20 marzo, dato che il compositore non si era presentato alle prime due serate a causa del troppo nervosismo, causato tra l’altro dall’entusiasmo del pubblico che aveva calorosamente festeggiato l’evento.

L’opera, commissionata nel 1831da Don Manuel Fernández Varela, arcidiacono di Madrid, ebbe una gestazione travagliata a causa delle difficili condizioni di salute di Rossini che dopo un anno dalla commissione aveva completato solo la metà dei pezzi previsti, affidando il resto del lavoro a Giovanni Teodolini. Solo nel 1841 l’editore Aulagnier di Parigi che voleva stampare l’opera di Parigi convinse Rossini a riprendere il lavoro, sostituendo i pezzi di Tadolini con 4 nuove parti autografe che andarono in scena per la prima assoluta nel gennaio del 1842, con 2 mesi di anticipo sull’esecuzione Bolognese.

Quando Rossini iniziò a comporre lo Stabat Mater per soli, coro a quattro voci miste e orchestra, su c, aveva in mente di non far mai pubblicare l'opera. È noto che la composizione ebbe una gestazione travagliata a causa delle difficili condizioni di salute del compositore pesarese che, dopo aver iniziato la stesura da un anno, aveva completato nel 1832 soltanto sei dei dodici pezzi previsti, affidando poi a Giovanni Tadolini il resto del lavoro. Solo nel 1841, su pressione dell'editore Aulagndi Parigi che voleva stampare la partitura, Rossini mise nuovamente mano all'opera per farne la versione definitiva, riscrivendo quattro brani in sostituzione ai sei numeri curati da Tadolini (per un totale di dieci parti anziché dodici), che andò in scena nella capitale francese nel gennaio 1842.

I biglietti per la diretta streaming del concerto nella Sala Bibiena del Teatro Comunale sono in vendita presso la biglietteria del Teatro.
Info su www.tcbo.it

L'evento fa parte di Bologna Estate 2018, il cartellone estivo promosso e coordinato dal Comune di Bologna.