Laboratori di quartiere: 1.500 partecipanti per la prima fase, ora al via la co-progettazione

Quasi 1.500 partecipanti che si sono registrati (1471), 84 proposte per l'utilizzo dei fondi del bilancio partecipativo, 42 incontri tra aprile e giugno nei sei quartieri della città e sei presentazioni ai Consigli di Quartiere. Sono i numeri della prima fase dei “Laboratori di quartiere” avviati dal Comune di Bologna e gestiti dall'Ufficio per l'immaginazione civica assieme ai Quartieri. Ottimo anche il riscontro sui social network dedicati con più di 95mila visualizzazioni su Facebook, 28.500 su Twitter e 3876 su Instagram.
I numeri sono stati pubblicati sul sito www.comune.bologna.it/pianoinnovazioneurbana

Ora è iniziata la seconda fase, quella della co progettazione, sia per le vocazioni degli edifici che verranno riqualificati grazie ai fondi europei del Piano Operativo Nazionale Città Metropolitane (PON Metro) sia per quelli del bilancio partecipativo (150mila euro a disposizione per ogni quartiere). Al termine di questa nuova serie di incontri che, per quanto riguarda le proposte fatte nell'ambito del bilancio partecipativo, prevede l'analisi della loro fattibilità, ci sarà il voto on line. Per gli edifici PON Metro verranno invece pubblicate le vocazioni d'uso mentre procederà in parallelo la definizione delle linee guida con le priorità sui progetti di inclusione.

“Sono numeri molto buoni sia complessivamente sia per la partecipazione dei giovani che ho visto durante i laboratori – ha detto l'assessore all'immaginazione civica Matteo Lepore - ora si entra nel vivo delle proposte. Sono convinto che alla fine di questa primo anno di sperimentazione dei laboratori di quartiere quando si inizierà a vedere la concretezza di questi percorsi innescheremo il circolo virtuoso che farà capire sempre di più come la nostra idea di partecipazione abbia veramente l'obiettivo di cedere potere ai cittadini”