“L’azzardo non è un gioco" Azioni coordinate e trasversali contro la ludopatia

Uno spettacolo teatrale e un bando pensato appositamente per le scuole del valore di circa 150 mila euro, oltre a interventi mirati nei quartieri della città attraverso incontri con la cittadinanza: due di questi si sono già svolti, nel quartiere Navile alla Casa della Salute e nel quartiere San Donato-San Vitale. Sono le nuove iniziative del Comune di Bologna, in collaborazione con il Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche dell'Ausl di Bologna, racchiuse nel progetto “L’azzardo non è un gioco": per il contrasto alla dipendenza da ludopatia.

Queste nuove azioni si affiancano all’ordinanza del Sindaco emanata la scorsa estate per limitare l’orario di accensione degli apparecchi da gioco con vincita in denaro. Sempre in questo ambito il Comune ha approvato il “Regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo lecito” che vieta la presenza di sale gioco e sale scommesse o l’installazione di nuovi apparecchi in locali che si trovino a meno di 500 metri da luoghi cosiddetti “sensibili” (istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semi residenziali che operano in ambito sanitario e sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori).

Gli assessori alla Sanità Giuliano Barigazzi e al Commercio Alberto Aitini, assieme alla Consigliera di fiducia del Sindaco per la Legalità Giulia Di Girolamo, stanno portando avanti, in modo integrato e con un approccio trasversale, un’azione che si articola su più livelli: la sensibilizzazione culturale, il lavoro sui giovani e la valorizzazione dei cosiddetti esercenti virtuosi, quelli che hanno scelto di non installare slot machine o che le hanno dismesse. Per questi ultimi si pensa a un coinvolgimento che potrebbe confluire in una mappatura e nell’organizzazione, ad esempio, di aperitivi slot free nei locali.

Lo spettacolo teatrale, aperto a tutta la cittadinanza con ingresso libero, sarà in scena il 27 novembre alle 21 al Teatro Duse e si intitola “Era tuo padre” (produzione Caracò teatro): affronta la dipendenza da gioco non solo dal punto di vista sanitario, ma anche sociale, economico, familiare e criminale. Nello stesso giorno lo spettacolo sarà allestito su prenotazione per le scuole ed è già sold out tanto è stato l’interesse riscosso.

L’ordinanza emanata la scorsa estate va proprio nella direzione di diminuire l’offerta del gioco d’azzardo. I dati forniti dall'Osservatorio Epidemiologico Metropolitano Dipendenze Patologiche dell'Ausl, stimano attorno all'1,8 per 1.000 abitanti le persone affette da gioco d'azzardo patologico nel nostro territorio, mentre il numero di utenti assistiti dai Sert per problemi di gioco d'azzardo patologico è aumentato dai 36 del 2011 ai 201 del 2017. Secondo i dati nazionali del Dipartimento Politiche Antidroga (Relazione al Parlamento del 2011), già nel periodo 2007-2008 i giocatori d'azzardo patologici erano l'1% della popolazione e quelli "problematici" al 5%, mentre attualmente si stima che i primi rappresentino il 7-10% della popolazione e quelli a rischio siano attorno al 10-18%.

Il focus acceso sui giovani attraverso i bandi che coinvolgeranno le scuole si basa sulla constatazione che il fenomeno coinvolge in maniera non trascurabile gli adolescenti attraverso le scommesse sportive e il gioco online.