Il Comune e la Cineteca di Bologna hanno deciso di unire le proprie forze in un progetto polivalente per un centro studi, con archivio e spazio espositivo, dedicato a Georges Simenon.
Un’idea capace di coniugare il desiderio di John Simenon, figlio dello scrittore belga, di creare uno spazio consacrato alla figura e all’opera del padre, e la volontà del Comune di Bologna di completare un polo culturale di primissimo piano in pieno centro. Il luogo individuato è il sottopassaggio di Piazza Re Enzo, con il Cinema Modernissimo da un lato e la Biblioteca Sala Borsa dall’altro, uniti idealmente da un percorso alla scoperta dello scrittore più rappresentato sul grande e sul piccolo schermo.
La Cineteca di Bologna che ha sviluppato in questi anni il suo bagaglio di competenze lavorando con archivi di grande prestigio internazionale – ricordiamo, su tutti, quello di Charlie Chaplin – intende assumere il compito di custodire, conservare e valorizzare l’archivio che John Simenon ha affidato al Fonds Simenon Patrimoine della Fondazione Roi Baudoin.
La Giunta ha dato mandato alla Cineteca di Bologna, in collaborazione con la Direzione Generale e l’Area Cultura e rapporti con l’Università del Comune, di occuparsi dello studio e dell’elaborazione del progetto, la cui realizzazione è ipotizzata nel 2018. Vista l'entità e la potenzialità di impatto che questo progetto potrà avere per la città, sono previsti in futuro il coinvolgimento oltre che del Comune e delle sue Istituzioni culturali, in primis l'Istituzione Biblioteche anche l'Università di Bologna e la Regione Emilia Romagna.
“Grazie alla casa editrice Adelphi, che edita Simenon in Italia – racconta il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli – siamo entrati in contatto con John Simenon, che da tempo sta lavorando al progetto di un centro di ricerca dedicato a Georges Simenon. John Simenon è venuto a Bologna e gli abbiamo fatto visitare i possibili spazi. Da questo incontro è scaturita l’idea di scegliere Bologna e di fare del Cinema Modernissimo la sede di questo progetto. La nostra città è particolarmente adatta per la sua straordinaria tradizione culturale ad ospitare un progetto di tale rilevanza e poi il più famoso interprete di Maigret, Gino Cervi, è l’immagine stessa della nostra città”.
“Perché l’Italia, visto che mio padre non era italiano?”, si chiede John Simenon. “Perché l’Italia è, insieme alla Francia, il Paese in cui è più letto ed ammirato. Dopo Shakespeare, Georges Simenon è lo scrittore più tradotto da quando Adelphi, scelta da lui stesso su consiglio dell’amico Federico Fellini, è diventata la sua casa editrice. Inoltre con oltre 80 adattamenti cinematografici e più di 450 adattamenti televisivi, dei quali molti sono diventati dei classici, il patrimonio audiovisivo di mio padre rappresenta un fondo di considerevole importanza e conosco da tempo la reputazione della Cineteca di Bologna nel restauro, nella conservazione e nella valorizzazione di fondi di tale complessità."